Che dirti, amico mio? Hai ragione. Ma no, manco questo ti si può dire. La ragione, come canti tu, si sa di chi è. E lasciala agli altri e continua a suonare. Intanto, grazie per il testo, grazie per il tuo ultimo concerto e auguri per il tuo compleanno appena passato.
Povera festa ideale - Giuseppe "Spedino" Moffa
Sai come quando
del petrolio ammazza un fiore
il ricordo di un ultimo amore
finito a pezzi di cartone
come uno straccio impolverato
stanco ormai di ripulire
la bellezza che c'è qua
Come un tumore
nello stomaco del mondo
guardato dal balcone accanto
è l'apatia e l'omertà
che ci fa vittime dal giorno
in cui abbiamo inventato
il famoso "e che vu' fa'?"
La santa mazza
di Gesù a Gerusalemme
mi fa invidia perché ebbe
la fortuna d'intuire
guardare in faccia e scagliare
la sua rabbia contro quel
mondo probabile ma forte
che sarebbe diventato
il guaio dell'umanità.
Spesso conviene
fare come una puttana
facendo finta che si ama
dimenticando tutto appena
tie na bella saccoccia chiena
oppure chiudere
gli occhi al paradiso
uno dei tanti di Sorriso
che trovi solo abbandonando
la moneta e il contrabbando
di pensieri decadenti
che hanno la loro vanità
Sognando ovunque
un mondo senza interessi
senza la brama di successi
come un vento che cantando
ti porta lì al balcone accanto
come un paese incontaminato
un fiore vivo sopra un prato
sarebbe come incontrarsi
ad una povera festa.
Avviso: Potete ascoltare questa canzone all'indirizzo http://myspace.com/spedino.
Povera festa ideale - Giuseppe "Spedino" Moffa
Sai come quando
del petrolio ammazza un fiore
il ricordo di un ultimo amore
finito a pezzi di cartone
come uno straccio impolverato
stanco ormai di ripulire
la bellezza che c'è qua
Come un tumore
nello stomaco del mondo
guardato dal balcone accanto
è l'apatia e l'omertà
che ci fa vittime dal giorno
in cui abbiamo inventato
il famoso "e che vu' fa'?"
La santa mazza
di Gesù a Gerusalemme
mi fa invidia perché ebbe
la fortuna d'intuire
guardare in faccia e scagliare
la sua rabbia contro quel
mondo probabile ma forte
che sarebbe diventato
il guaio dell'umanità.
Spesso conviene
fare come una puttana
facendo finta che si ama
dimenticando tutto appena
tie na bella saccoccia chiena
oppure chiudere
gli occhi al paradiso
uno dei tanti di Sorriso
che trovi solo abbandonando
la moneta e il contrabbando
di pensieri decadenti
che hanno la loro vanità
Sognando ovunque
un mondo senza interessi
senza la brama di successi
come un vento che cantando
ti porta lì al balcone accanto
come un paese incontaminato
un fiore vivo sopra un prato
sarebbe come incontrarsi
ad una povera festa.
Avviso: Potete ascoltare questa canzone all'indirizzo http://myspace.com/spedino.